Assegno di mantenimento

 

Il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri.

L'entità di tale  assegno di mantenimento, è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi del coniuge obbligato.

E' importante rivolgersi ad un avvocato il quale potrà dirci se il coniuge ha diritto o meno all'assegno di mantenimento ed in quale misura.


In caso di inadempienza, su richiesta dell'avente diritto, il giudice può disporre il sequestro di parte dei beni del coniuge obbligato e ordinare ai terzi (datore di lavoro, enti pensionistici, etc.), tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di danaro all'obbligato, che una parte di esse venga versata direttamente agli aventi diritto.
Qualora sopravvengano giustificati motivi, il giudice, su istanza di parte, può disporre la revoca o la modifica dei provvedimenti relativi all'assegno di mantenimento e alla prestazione degli alimenti.

 

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