Rapporti patrimoniali

 

Attualmente la famiglia di fatto è prima di tutto nucleo familiare, portatore di valori di solidarietà e sostegno reciproco, tutelata dal dettato dell'art. 2 della Costituzione.
Salvo modeste situazioni, il nostro ordinamento non interviene nella tutela dei rapporti economici di quanti pur convivendo stabilmente non hanno formalizzato il loro matrimonio in molti casi non potendolo neppure fare (persone dello stesso sesso)

E' bene regolare i rapporti della famiglia di fatto con PATTI DI CONVIVENZA redatti da professionisti competenti.

A livello di legislazione ordinaria e speciale sono stati attribuiti degli effetti giuridici alla convivenza more uxorio, ma solo relativamente ad alcuni ambiti circoscritti.

Abitazione familiare e sua assegnazione
Oggi è riconosciuto un "diritto di possesso" in capo al convivente che fosse stato allontanato dall'abitazione familiare e da far valere mediante le vie legali, salvo la prova contraria dell'ex patner volta a dimostrare il diritto di proprietà.
Il partner proprietario potrà agire per far valere i suoi legittimi diritti.

Rapporto di locazione
Dopo un lungo cammino, la Corte Costituzionale (sentenza n. 404/1988) ha riconosciuto al convivente more uxorio il diritto di succedere nel contratto di locazione non solo in caso di morte del compagno conduttore dell'immobile, ma anche quando questo si sia allontanato dall'abitazione per cessazione del rapporto di convivenza, in presenza di prole naturale. Ciò sempre per salvaguardare il diritto inviolabile all'alloggio e l'interesse primario dei figli.
Acquisti compiuti durante la convivenza
Non esiste il regime di comunione legale tra conviventi.
Chi ha compiuto l'acquisto è proprietario del bene, salvo la possibilità per il compagno di proporre azione di indebito arricchimento, qualora dimostri che nell'acquisto è compresa una propria partecipazione materiale o morale.
Assegno di mantenimento
Non esiste alcun obbligo di versamento relativamente all'assegno di mantenimento poichè manca il presupposto di legge e cioè una convivenza fondata sul matrimonio.
Elargizioni compiute da uno dei conviventi in favore dell'altro
Le elargizioni in denaro o diversamente compiute da uno dei conviventi a favore dell'altro sfuggono alla disciplina regolamentata per la famiglia legittima. Normalmente sono ritenute obbligazioni naturali, quindi, nel momento in cui vengono compiute, non possono più essere richieste da chi le ha effettuate. A volte, le elargizioni sono invece considerate donazioni.
Assegnazione dell'alloggi popolare
È riconosciuto al convivente il diritto ad ottenere l'assegnazione dell'alloggio popolare qualora egli appartenga al nucleo familiare. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 559/1989.
Diritti successori
Non sussistendo lo status giuridico di coniuge, il convivente more uxorio potrà ottenere una quota dell'eredità solo mediante un lascito effettuato dal defunto mediante testamento, lascito che non dovrà comunque ledere la porzione che, per legge, spetta a determinati soggetti (come ad esempio ai figli).

L'unica valida alternativa al momentio sono I PATTI DI CONVIVENZA redatti da un avvocato o altro professionista compertente

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